Inizia la propria
formazione come autodidatta, frequentando solo in seguito, come
privatista, la locale scuola d’Arte, dove segue gli insegnamenti di
Remigio Bufera. Dopo aver esordito come incisore e acquafortista,
conseguendo un premio alla IL Collettiva della Fondazione Bevilacqua
La Masa di Venezia, si avvicina alla pittura, elaborando una vasta
serie di dipinti, caratterizzati, in una sottile modulazione
cromatica incentrata sulle scale dei rossi e dei rosa, dalla libera
e aerea espressione di eleganti grafismi di mediata matrice
liciniana e wolsiana.
Nella seconda
metà degli anni Sessanta, dopo essere entrato a far parte del Gruppo
Dialettica delle Tendenze, Costalonga verrà quindi elaborando,
tramite l’impiego di nuovi materiali, delle originali superfici
pensionate, generanti forme tridimensionali. Tali nuovi procedimenti
lo porteranno in seguito ad avvicinarsi a Bruno Munari, presidente
del gruppo “Sette-Veneto”, in collegamento con il Centro Operativo
Sincron di Brescia, diretto da Armando Nizzi, approfondendo così i
suoi interessi per le nuove esperienze cinetico-visuali. Per tali
nuove creazioni, nel1967 Costalonga viene premiato alla LV
collettiva della Fondazione Bevilacqua La Masa, mentre l’anno
successivo, una sua opera Oggetto Cromo-cinetica-sfera di plexiglass
entrerà a far parte della Collezione Guggenheim.
Operatore visivo
attivo anche nell’ambito dell’arredamento e dei design, Costalonga
ha ottenuto in tali settori numerosi riconoscimenti. Ha inoltre
preso parte a Trigon 71 – Intermedia Urbana a Graz. Numerose le sue
partecipazioni a mostre nazionali e internazionali tra le quali: la
XI Quadriennale di Roma nel 1966, la mostra itinerante The Arts
Council of Great Britain di Venezia nello stesso anno. Nel 1972 ha
preso parte alla rassegna Grands et Jeunes d’au-jourd’hui – Art
cinetique-Peinture-Sculpture al Grand Palais di Parigi, nel 1974
alla Internazionale Kunstmesse-Art5 di Basilea e nel 1976 alla
mostra Comstructivismo alla Universidad Central di Caracas.
In seguito, a
partire dal 1978,entra a far parte dei Centro Verifica 8+1
nell’ambito del quale, nel corso degli anni Ottanta, verrà
approfondendo le proprie ricerche caratterizzate dall’impiego di
materiale plastico reticolare per generare movimenti e variazioni di
simmetria. Invitato nel 1986 nella sezione Arte-Scienza-Colore della
XLII Biennale di Venezia (ha partecipato anche alle edizioni XXXV,
XLV, XLVI).
Nel corso degli
anni Novanta Costalonga verrà arricchendo le sue raffinate indagini
percettive di nuove sottili aperture metaforiche liberamente
allusive e immaginative virtualità cosmiche e spaziali.