Robert Rauschenberg: "gluts"

 

Se si volesse cercare in Robert Rauschenberg un’appartenenza ad una determinata corrente artistica si ridurrebbe il valore di significato che le sue opere trasmettono.
Chi lo vuole proveniente dalla corrente New Dada non considera il suo intento artistico tutto proteso verso un atto d’amore nei confronti di oggetti che pure dimessi, conservano il germe di una nuova vita.
Chi lo vuole precursore del Pop Art non considera il suo carattere artistico poco incline all’autocelebrazione, ma vivace nella sua capacità di guardarsi attorno e cogliere negli oggetti che lo circondano quotidianamente nuove possibilità e nuove progettualità. Nella realtà, la vita artistica di Robert Rauschenberg è fortemente contraddistinta da un senso di appartenenza a sé stesso. Egli non mira ad essere localizzato in una determinata area perché è proprio il sua modus vivendi che non lo permette. Lui e le sue opere cercano movimento e divenire. Gli oggetti pur manifestando in modo evidente la funzione che avevano nella loro vita precedente “ante discarica” si incontrano per generare arte. Il movimento dei Gluts sta proprio nella manifestazione di sé sotto altro significato. Robert: troppo fugace per essere incanalato in una definizione, troppo “avanti” per vivere la staticità del presente.
Ad una anno dalla morte una mostra che lo vuole celebrale per ciò che è stato e continua ad essere nelle sue mille sfaccettature, ma non per quello che non ha mai preteso di essere.

By AlisiaArt


Il figlio di Robert alla vernice della collezione Peggy Guggenheim in Venezia

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