MOSTRE IN CORSO E CONCLUSE:
Palazzo Reale - Genova
Alberto Biasi.
Kaleidoscope:
dalle trame agli assemblaggi
A cura di: Giovanni Granzotto
Introduce: Giorgio Rossini
30 giugno - 30 settembre 2009
Sponsor:
Gruppo Euromobil
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Nota biografica
Alberto Biasi,
nato a Padova il 2 giugno 1937, inizia l'attività di pittore e
scultore nel 1959.
Nel 1960 Biasi
forma il Gruppo N e nel 1961 è fra i promotori del movimento europeo
Nuove Tendenze, nel '62 fra i fondatori di Arte Programmata.
In quel periodo
lavora collettivamente e firma Gruppo N opere come le "trame", i
"rilievi ottico-dinamici"ottenuti per sovrapposizioni di strutture
lamellari, le "forme dinamiche"ottenute per torsioni, le
“fotoriflessioni”in movimento reale, gli “ambienti” a percezione
instabile.
Dopo lo
scioglimento del Gruppo N "si riscopre solista" e inizia a lavorare
sulle forme e spazialità cangianti e sui movimenti armonici
realizzando un numero consistente di opere dal titolo "politipo".
Negli anni settanta abbina elementi lamellari in torsione e parti in
movimento reale, mentre intorno agli ottanta e novanta arricchisce
ulteriormente i “politipi” con inserimenti di forme e cromatismi di
forte suggestione figurale. In questi ultimi, per contrasto tra la
plasticità cangiante del minirilievo e la bidimensionalità della
pittura, le nuove immagini vivono con e per chi le guarda e appaiono
evocative di un continuo divenire.
Nel 1988 una sua
antologica al Museo Civico agli Eremitani di Padova ha raggiunto
un'affluenza di 42.000 visitatori.
Importante
l’ultima evoluzione del suo lavoro: nel passaggio del 2000 Biasi
elabora una sintesi delle ricerche precedenti e crea gli
“assemblaggi”, soprattutto dittici e trittici prevalentemente
monocromatici, d’impressionante effetto plastico e coloristico.
Grande successo
ha riscosso nel 2006 l’esposizione di trenta sue opere storiche
nelle Sale dell’Hermitage di San Pietroburgo.
Oltre a dodici
esposizioni di Gruppo N, Biasi ha allestito più di novanta
esposizioni personali, delle quali alcune recenti in sedi
prestigiose quali il Palazzo Ducale di Urbino, la Casa del Mantegna
a Mantova, il Wigner Institute di Erice, il Museo della Cattedrale
di Barcellona, il Palazzo dei Priori a Perugia, il Museo Nazionale
di Villa Pisani e ultima, in ordine di tempo, la Galleria Nazionale
di Praga.
Ha inoltre
partecipato a oltre quattrocento collettive, fra cui la XXXII e la
XLII Biennale di Venezia, la XI Biennale di San Paolo, la X, XI e
XIV Quadriennale di Roma e le più note Biennali della grafica,
ottenendo numerosi e importanti riconoscimenti.
Sue opere si trovano al Modern Art Museum di
New York, alla Galleria Nazionale di Roma e nei Musei di Belgrado,
Bolzano, Bratislava, Buenos Aires, Ciudad Bolivar, Epinal,
Gallarate, Guayaquil, Livorno, Lodz, Ljubljana, Middletown, Padova,
Praga, Rovereto, San Francisco, Saint Louis, Tokio, Torino, Ulm,
Venezia, Wroclaw, Zagabria ed in numerose collezioni italiane e
straniere.