ciao eccomi di nuovo.
passata la performance, passata l'inaugurazione ritrovo
il tempo per tornare al diario. avevo scritto delle cose la
settimana scorsa
che non avevo spedito nè finito, così ora riceverete il diario 5
e poi subito
dopo il 6 (che ora sto scrivendo). Ora sono in galleria, la
mostra è su,
è sabato, e gongolo a vedere le masse di persone che passano di
qua e si
fermano delle mezze ore a vedere le mie videoinstallazioni (
sotto questo
aspetto sono soddisfatta...ma non ho mai fatto tanta fatica! nel
diario 6
vi racconto della mostra)
baci forti, e grazie per tutto quello che mi scrivete, che mi
sostiene e
mi arrivano cariche di affetto che mi commuovono e mi fanno
continuare con
la sensazione di non essere sola..
Diario 5. la fuga notturna
Finalmente oggi ? martedì - ho messo a posto tutte le mie cose,
avevo una
confusione pazzesca, miscugli di vestiti, cose pulite cose
sporche, documenti,
video, materiali performance, libri, negativi, ecc..tutti
mischiati da traslochi,
cambi valigie e lavori. Oggi ho un attimo di calma. Sono tornata
a casa dalla
galleria verso le 7 e a parte delle mail, stasera posso
rilassarmi e prendere
i tempi ?lunghi?. Tra poco cucino qualcosa per me e Kevin, lui
sta arrivando
pure dal lavoro. Bisogna che cominci a mangiare a casa più
spesso, perché
anche se sto molto attenta a quello che mangio fuori, è
praticamente impossibile
seguire la mia stretta dieta omeopatica delle intolleranze, e
uffa, mi stanno
ritornando i brufoli. E? assurdamente matematico: appena mangio
qualcosa
che abbia lievito, latticini, zuccheri, maiale o altro mi spunta
il brufolo.
E qui è difficile controllare cosa mangi, anche se con
attenzione quando
compro le cose guardo le etichette. Ma già non è facile capire
in inglese
tutti gli ingredienti (per il cibo è come per gli arnesi, sono
gli elementi
più strani da imparare, i più banali e i più difficili), e poi
qui si mangia
o arabo o cinese o indiano o chissà che altro, e vattelapesca
sapere cosa
c?è dentro ai cibi. E spesso per non sbagliare mangiavo delle
gran insalate
(senza condimento perché il ?dressing? che gli mettono qui è
orrendo ? almeno
per me ? e strafitto di tutto ciò che mi fa male) con un tocco
di formaggio
di capra o di carne, quando riuscivo a mangiare.. Credo di
essere dimagrita
parecchio in questo periodo. Non che questo mi dispiaccia, ho il
fisico in
gran forma, però ho sofferto delle grandi fami, sei sempre in
giro e a volte
non c?è tempo per mangiare, e nessuno sembra fermarsi mai. Per
lo più comprano
il cibo da asporto, ma quasi sempre sono intrugli che io non
volevo mangiare.
Però quando mi sono seduta a qualche ristorante ho mangiato
bene. Qui c?è
il meglio della cucina di ogni paese. Però uffa mi stanno
ritornando i brufoli
anche se non mangiavo quasi niente?Oggi finalmente sono a casa
presto ho
fatto la spesa e cucino un sano piatto di pasta (ne ho anche una
gran voglia).
Sono di nuovo a casa di Kevin. L?ultima volta che ho scritto ero
nella casa
del Quebec a Soho, ma sono successi dei fatti pazzeschi e sono
fuggita nella
notte. Venerdì scorso. Non ho scritto in questi giorni perché è
stato tanto
il nervoso e il male che quella situazione della casa mi ha
fatto, che non
volevo né pensarci né ricordarla. Diciamo che cercavo di
rimuoverla. E poi
avevo molto da fare. Domenica ho fatto la performance all?Armory,
e poi andavo
in galleria, e poi in giro a vedere le varie fiere di questo
bollente week-end
artistico newyorkese. Non è che abbia visto tutto, per lo più
non ero nello
spirito di ?vacanza e party?, ma stavo lavorando alla mostra e a
preparare
la performance, per cui non è che me la sono goduta tanto. Anzi,
ero sempre
distrutta, è pazzesco quante cose dovevo far quadrare in
galleria per mettere
su questa mostra (ultimamente l?assistente attore si è rivelato
più di aiuto,
per le cose meno ?strutturali? è un buon aiutante, anche se però
va sempre
seguito).
Dunque ero nella casa di Soho, mi sentivo parecchio a disagio,
nadine era
aggressiva e melensa al tempo stesso. Ho scoperto poi che era
molto falsa.
Mi parlava gentile, e poi diceva agli altri che dovevo andare
via al più
presto. Intanto erano arrivati i suoi ospiti per l?Armory show,
mi sembra
un 3 o 4 persone. Ma io stavo tutto il giorno in galleria e la
sera andavo
a vedere le mostre, e tornavo a casa solo per dormire (e dormivo
male, sentivo
una strana corrente nel letto che mi faceva agitare senza
prendere sonno.
eccola lì, l?energia negativa delle case, che capto sempre, e al
contrario
del mio solito dormire da ghiro, si manifesta non facendomi
chiudere occhio).
Dunque venerdì esco di casa la mattina e siccome era caldo
cambio giubbotto
e dimentico la tessera del metro nell?altro. Torno su a
prenderlo ma mi accorgo
di non avere le chiavi. Strano, le avrò dimenticate, ma non mi
capita mai,
di solito le metto nella borsa, sempre. Mah, le avrò lasciate
nel giubbotto.
Torno a casa, suono il campanello, mi apre l?ospite. Cerco le
chiavi nella
tasca e non le trovo, strano. Però dovevo uscire quindi mi
catapulto fuori,
un po? preoccupata (io non perdo mai le chiavi, e nemmeno le
dimentico, dove
le avrò messe? Strano?) Quella sera, uscita dalla galleria vado
a scope,
vedo un amico italiano e decidiamo di andare al party di scope.
Ok, gli dico,
ma prima devo passare a casa a prendere le chiavi. Non voglio
tornare a casa
tardi e dover suonare il campanello, con quella lì che mi guarda
in cagnesco?
Arrivo a casa alle 9, suono e mi apre l?ospite (tesa pure lei.
Chissà cosa
nadine le ha detto..), cerco le chiavi dappertutto ma niente.
Chiedo all?ospite
se aveva le chiavi. Sì, dice, nadine ce ne ha dato un paio ( ci
sono solo
due mazzi nella casa e le chiavi non si possono duplicare?).
Faccio i conti:
un mazzo nadine, uno gli ospiti.. e le mie? ...ma allora me le
hanno sottratte
di notte, perché ieri sera le avevo!!! Chiamo nadine inferocita
e lei mi
aggredisce dicendo che agli ospiti gli servivano le chiavi e
anzi che quella
sera dovevo liberare la mia roba perché un altro ospite doveva
dormire nella
mia camera. Mi arrabbio ma lei mi sbatte giù il telefono. Ero
furiosa come
non mai. Ma che storia è questa, frugano nelle mie cose?
L?ospite fa l?indiana,
dice devi parlare con nadine. Chiedo le chiavi all?ospite perché
devo uscire,
e lei dice che non può darmele, ma che posso suonare e lei mi
apre che andrà
a letto tardi. Esco col mio amico (che avevo fatto salire anche
per sentirmi
spalleggiata) e andiamo al party. Ma io ero nervosissima.
Inaudito! ?Qualcuno?
mi ha sottratto le chiavi dalla borsa senza dirmi niente. Ma
come si permette?
Ero pure distrutta, tesa, il giorno dopo avrei dovuto fare la
performance
all?Armory, ero d?accordo con Mitchell per le riprese. Ma come
faccio a concentrarmi
se a casa succedono queste cose? Appena inaugurata la mostra
giovedì prossimo
me ne vado, penso. Torno a casa presto dal party di scope,
stanca e agitata.
E cosa trovo? Tutte le mie cose, i miei vestiti, le mie valigie
le cose da
lavoro, la mia varia tecnologia, i libri, tutto ciò che era
nella mia camera
e in ordine, AMMASSATO ALLA RINFUSA NEL CORRIDOIO, fuori dalla
stanza, le
mie lenzuola appoggiate sul divano, e due persone che dormivano
nella mia
stanza?Ero fuori di me dal nervoso: non mi sono mai sentita più
umiliata
in vita mia e mai trattata così!! La falsa non dice niente
davanti (anche
per le chiavi la sera prima mi aveva incontrato e non me le
aveva chieste..)
e si permette di mettere mano alle mie cose! Senza il minimo
rispetto! Gli
altri dormivano, io mi metto a piangere singhiozzando,
agitatissima. Mi sono
sentita trattata senza il minimo rispetto. Non voglio stare un
attimo di
più in questa casa.. Erano l?una e mezza di notte. Faccio un
messaggio di
sos al mio amico kevin (che era al corrente della situazione) e
gli chiedo
se l?indomani posso tornare da lui. Lui mi telefona subito,
dicendo che era
ancora sveglio e che potevo venire immediatamente. Faccio i miei
trecento
bagagli, vorrei fare a pezzetti tutta la casa, per la rabbia, ma
mi trattengo
perché non i piacciono le ripicche, ma come un turbine entro in
camera dove
gli altri dormono e prendo tutte le cose che avevo nei cassetti,
assemblo
tutto alla cavolo, e trascino giù dall?ascensore le mie due
valigie, 4 borse,
computer e persino un sacchetto della spesa ( non voglio
lasciare a quella
strega nulla di mio), e con uno sforzo immane mi trascino in
prince street
a cercare il taxi. Arrivo da kevin sfibrata e incredula, con
addosso una
brutta energia da smaltire e farmi scivolare via. Niente di
grave, tutto
è alle spalle, ma che razza di persona, sono distrutta. Oltre la
fatica e
la tensione delle cose da preparare per la mostra e la
performance, anche
questo stress. Sono ormai più delle tre. Devo dormire. Chissà
come faccio
a caricarmi l?energia per la performance. Se non lavoro
profondamente con
la mia energia non riesco a fare le performance.- E? una
questione di concentrazione
e un lavoro sull?interiorità. Di solito mi ci vuole almeno un
giorno di preparazione
e di silenzio. Questa volta avrò poche ore domattina (
appuntamento con mitchell
verso 1- 1.30). ci riuscirò?
Mi alzo alle 11 con le ossa rotte e con il fisico molle come
un?ameba. Sono
debolissima. Il corpo non riesce ad avere nessuna energia, le
emozioni e
la stanchezza so che mi fanno bruciare di tutto, ed è come se
una centrifuga
risucchiasse via le forze, insieme con i sali minerali. Quando
sei così debole
piangi per nulla. Cerco di rilassarmi e concentrarmi per farmi
venire le
forze. Oltre che non riuscire ad alzarmi dal letto, dovrei avere
forze supplementari
per andare in giro per l?Armory con due occhiali stuccati di
bianco senza
vedere nulla? cerco di dormire ancora. Il tempo passa, io sempre
più giù.
Vado di sotto a cercare Mitchell al teatro. Gli racconto i
fatti, e gli chiedo
a questo punto se lui sarebbe libero anche domani, perché oggi
per me sarebbe
uno sforzo tale che mi sembrerebbe una punizione fare la
performance, e non
un piacere, come di solito è. Fortunatamente lui può anche
domani, e, riconoscente,
me ne torno a letto facendo una fatica immane solo a salire i
due piani di
scale. Spompata. Caspita. Lo so, mi succede sempre così, le
emozioni e le
mille cose da pensare mi succhiano tutte le energie.
Fortunatamente ho imparato
a conoscere i miei limiti e i metodi per recuperarle, e per
averne in abbondanza.
Ma questo richiede tempo. Oggi non faccio nulla, mi dico, e mi
sento triste
e sola tutto il pomeriggio, esausta. Verso le 5 mi tiro su dal
letto e invece
decido di andare all?armory, così me lo ?vedo? non in
performance, e studio
anche la situazione per domani. Vedo l?Irina, l?Olivia e altri
amici. Per
la prima volta da quando sono a New York mi concedo un
pomeriggio/sera di
vacanza, senza pensare a quello che devo fare, e vado con loro a
delle inaugurazioni,
e poi a cena - e poi mi trascinano a un party artistico a Queens,
location
bellissima, non molta gente, meglio perché io ero ancora molto
stanca e volevo
andare a letto presto. L?indomani avrei di sicuro fatto la
performance. Ora
ne avevo finalmente voglia.
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