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 DIARIO 2

La situazione è sempre più complicata. La cosa che mi piace però è che adorano
il mio lavoro e lo hanno mostrato a chiunque (ogni persona che mi hanno presentato
da quando li conosco ha visto i miei video e mi accoglie con aggettivi di
supergradimento), e un?altra potenzialità è che sono tutti e due molto intelligenti
e ottimi venditori. Staremo a vedere. Se jef trova qualcuno che segue la
galleria e resta aperta non sarebbe male. Avere una galleria a a chelsea
che ti rappresenta a new york è buona cosa. Anche se loro sono casinisti,
non avrei tanta voglia di cercarne un?altra. Ma e cose potranno accadere
anche da sole. Nei due giorni che sono stata a NY prima di venire qui a baltimore
sono andata con amanda ad alcune inaugurazioni e mi sono trovata a un bellissimo
party di artisti e critici, molto divertente e interessante ( mi hanno già
scritto per mail molti. Uno mi ha anche aggiunto nel suo blog ? vi inoltro
il file, è divertente).

Qui a Baltimora ho occasione di vedere un pezzo di america più reale di quello
di ny. Ny è unica, raccoglie gente di tutto il mondo e dai mille interessi,
che si raduna lì per trovare il meglio, per cui l?atmosfera è così frizzante
e internazionale. Qui c?è l?americano reale, molto scherzoso, a volte superficiale,
piuttosto efficiente, sempre gentile.
Sembra che Baltimora sia una delle città più violente degli stati uniti.
Ma io non me ne rendo conto, vado in fiera alla mattina, torno in albergo
alla sera. Andiamo a cena fuori in bei ristoranti. Questo è tutto. Stasera
sono stanca, non ho voglia di andare a cena fuori. Magari vado a farmi una
nuotata (questo albergo sembra una città. Nei suoi 10 piani ha anche la palestra
e la piscina). Ma sono davvero dall?altra parte dell?oceano?

Oggi è l?ultimo giorno. Sono sempre più stanca, la settimana è stata massacrante.
Ed io che volevo andare in vacanza in Messico! Ne avrei un bisogno fortissimo,
che aumenta con il crescere della stanchezza. Non ho nemmeno voglia di tornare
a NY, con il suo freddo, il suo casino e le sue camminate. E? più di un anno
che tiro la corda, sto attenta a non spezzarla. Fortunatamente conosco il
mi corpo, e cerco di dormire parecchio (david sta a letto in albergo tutto
il giorno e la notte fa casino, jeffrei non riesce a dormire e il giorno
dopo in fiera collassa, io fortunatamente crollo di sonno e dormo come un
ghiro anche in mezzo a una tempesta).
In questi giorni mi sto anche affezionando a loro. Sono aperti e trasparenti
e a volte indifesi come bambini, altre volte ritornano in una dimensione
normale, efficiente, interessantissima. Non si fanno scrupoli di mostrare
i loro sentimenti, le loro difficoltà, le loro paure, la loro allegria. David
a volte mi fa tenerezza, ho imparato a volergli bene, a volte mi sembra così
fragile, altre volte fa andar giù di testa, è ultra teso, dice 70 mila parole
al minuto ed emana un?energia molto negativa ( che fortunatamente sono riuscita
a contrastare con molta molta calma e pazienza. Se mi lasciavo andare anch?io
alla rabbia o all?impazienza era finita). Ho scoperto che è un figlio adottivo,
e che la sua madra adottiva è morta 2 anni fa. Si vede bene dal di fuori
che ha bisogno di sentirsi amato, e per questo tiranneggia jeffrei mettendolo
alla prova e chiedendogli le cose più assurde, che lui, non senza litigare
e discutere, prima o poi gli concede. Sono una starna coppia. Mi sembrano
più come fratelli che amanti, non c?è niente di erotico, ma un morboso e
viscerale attaccamento in cui ognuno ha bisogno dell?altro. Sono certa che
in questi giorni la mia presenza gli ha fatto bene. Jef non ha fatto altro
che chiedermi consigli, su david e su come fare a continuare la galleria.
che situazione strana. Vengo a NY per fare una mostra, e mi troo a fare la
psicologa e la standista.. che strana la vita. Così strana che mi domando
davvero cosa succederà nei prossimi giorni ( dovrò trovarmi una stanza a
ny e non ne ho la minima voglia..uno stress, cercare nei siti, andare a vedere
le situazioni, i prezzi sono stratosferici?).

Oggi la fiera è finita. Ieri ho lavorato 13 ore, dopo la fiera abbiamo smontato
lo stand (fortunatamente c?erano un po? di altre braccia che aiutavano, perché
io non riesco e non voglio fare sforzi pesanti, specie quando sono stanca).
Ora sono nella hall dell?albergo a scrivere, finalmente un po? di pace. Non
vedo l?ora che questa storia sia finita. C?è ancora il viaggio di ritorno
in macchina col rimorchio (impiegheremo ancora 12 ore??..), e sono un po?
tesa. Naturalmente non so a che ora partiremo. Io ho fatto la mia valigia
stamattina e li ho lasciati nel casino delle loro tremila valigie sacchetti
pacchettini, 4 portatili, stampanti, ufficio, vestiti, scarpe ovunque..non
voglio essere in camera mentre fanno le valigie, c?è troppo casino. Io sto
qui a scrivere, col mio computer in linea e con una bella musica di sottofondo,
nell?albergo davanti una vetrata. Ora son già le due. Non è che ho fretta.
Mi fa piacere prenderla con calma e stare qui a scrivere e a guardare le
mie mail. Spero solo che non partiamo alle10 di notte..

 

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