Visita lo spazio di Paolo Gubinelli nella BauForm...


L’OPERA SU CARTA

   

    

dal  20 Aprile al 2 Maggio  - 2004

 

"ARTE E POESIA"

Firenze - BZF Vallecchi

ARTE E POESIA - INCONTRI di BRUNO CORA'
OPERE INEDITE DI PAOLO GUBINELLI ACCOMPAGNATE DA POESIE INEDITE DEI MAGGIORI POETI
MARIO LUZI, MARIA LUISA SPAZIANI, ANDREA ZANZOTTO, ALBERTO BEVILACQUA, VIVIAN LAMARQUE,TIZIANO ROSSI, CESARE VIVALDI, GIAMPIERO NERI,
ALBERTO CARAMELLA,ALESSANDRO PARRONCHI, NICO ORENGO, GUSEPPE CONTE, MAURIZIO CUCCHI, GIANCARLO MAJORINO, FRANCO LOI, 
MILO DE ANGELIS,MARIO SANTAGOSTINI, ANTONIO RICCARDI
Catalogo in galleria

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Il segno, la piega, il taglio, il colore

di Bruno Corà

  Se si vuole conoscere il nucleo vitale e poetico di un artista, spesso bisogna attingere alle primissime sue tracce, protomorfologie o sussurrati propositi che, pur timidamente, hanno però l’ardire di traguardare già tutto, con lo sguardo della volontà e del desiderio, il proprio futuro percorso.

Nell’atto di nascita artistica o di autocertificazione pubblica di Paolo Gubinelli, uno statement steso nel lontano 1975, è possibile, infatti, cogliere un’attitudine fondamentale che regola l’intera opera successiva: “il concetto di struttura-spazio-luce si muove nell’ambito di una ricerca razionale, analitica in cui tendo a ridurre sempre più i mezzi e i modi operativi in una rigorosa ed esigente meditazione.

La dichiarazione è di quelle cariche di una chiarezza e determinazione che non lasciano margine a dubbi di qualificazione: Gubinelli inscrive la propria azione artistica in quell’ambito linguistico che nel XX secolo ha dato corpo all’istanza compositiva riduzionista e lucidamente razionale che, d’altronde, le prime letture critiche della sua opera riconosceranno e confermeranno, indicandone in buona parte sia i confini originari che gli antenati ordinatori: ……

Gli esiti di quella nuova esperienza che dall’inizio degli anni Ottanta si può dire arrivi sino ad oggi, sembrano aver raggiunto un’altra segreta sintonia interna al supporto cartaceo per la sua proprietà permeabile e assorbente e la sua disposizione alla fessurazione e piega, mantenendo unità fisica. Nei casi migliori le carte liberano luminosità e  trasparenze turneriane; in altri casi, non meno efficaci, il campo cromatico che pervade il supporto  e imbeve del colore i segni ove esso penetra lascia riaffiorare l’identità della macchia di origine informe che, in quanto materia-colore, evoca tanto la spazialità episodica e insulare di Fautrier, quanto la dilatata espansione e pulsione già raggiunta da Rothko. Tra i lavori degli anni Novanta, le installazioni a base di acquerelli e incisioni su carta, offerti in linearità scandite a intervalli regolari (1994-97) danno conto di un avvenuta integrazione tra taglio, piega e colore; oltretutto in grado di tener testa all’antitesi tra segno e colore liberamente gestuale e caotico interno alle carte e loro successione ordinata e ortogonale sulla parete; e – ciò che è più importante – di fare accogliere come nuova qualità equilibrata l’arricchimento (seppur contenuto) dell’opera, un tempo ritenuto “tentazione” a cui opporsi.

Queste più recenti progressioni analitiche dello spazio sgravano, com’era avvenuto inizialmente e in modo nuovo, l’opera di Gubinelli dalla matericità già invero esigua; esse di fatto situano la frontiera della sua ricerca a un punto più avanzato: quello da cui si osserva e si cattura, con l’autenticità e la costante tensione a trascrivere vere e proprie partiture di luce, quella dimensione che Lo Savio definì l’ “immagine di una realtà quasi impossibile”.

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Incontri

di Bruno Corà

Quella che segue vuol essere una breve storia di incontri come la raccolta di Paolo Gubinelli propizia.

Tempo fa, in un crepuscolo romano festivo e chiassoso come quello del borgo leopardiano, mi capitò di osservare tra Piazza di Spagna e Largo Mignanelli, passante tra molti eppure solitaria, Maria Luisa Spaziani. Colsi in quel modo, nell’andamento assorto ma di abituale quotidianità uno tra gli infiniti atti della sua vita, senz’altro riscontro consapevole esterno che il mio sguardo. Vinsi, infatti, in quel frangente, lo stesso mio desiderio di tentare un incontro, interrompendo quel suo cammino, anche per pochi istanti. Resta così in me semplice ma vivida l’immagine della poetessa in un giorno qualunque della sua vita

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Con Luzi e Orengo gli incontri, seppur diversi, sono avvenuti in circostanze di letture compiute in pubblico, seduti a un tavolo, in confronti serenamente ragionati, in presenza del suono dei loro versi, della loro voce, ma anche di opere d’arte che, in circostanze alterne, ognuno di noi aveva  a cuore di evocare. Luzi, che accolse un mio invito a Prato,  nel Centro di Arte Contemporanea, si spese generosamente in una visita nelle sale del Museo e in un dibattito successivo nella biblioteca

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Questi miei, perciò, sono semplici ricordi, velocemente tratteggiati per non rubare tempo e spazio al lettore, dunque pretesti. Come gli stessi disegni di Gubinelli, mercuriali policromi tracciati, per favorire l’intreccio tra muse diversamente dotate. Quanto al deus ex machina di questo episodio originalissimo, tra le molte considerazioni e i pensieri relativi ai suoi acquerelli e incisioni, si tengano d’occhio in particolare quegli umori orizzontali, quelle distese umidità cromatiche, attraversate da gesti ora diagonali, ora sinoidali, ora incrociati come pioggia, come vento, come vaporoso contrastato andamento. Lievi come versi i suoi cieli, o le simmetriche lande lacustri ove immaginare turbolenze turneriane o dilatate luminosità rotkiane. Sono questi gli atti di ciascuno e di tutti gli autori oggi tra loro ravvicinati, che lasciano presumere la segreta intesa:

-    C’è un orizzonte comune tra la pittura e la poesia

linea infinita ma conclusa

circolare dove        

ut pictura poiesis

                             e viceversa

                             luogo di incanti.

 

Bruno Corà          Roma – Marzo – 2003                    

BZF – Ed. Vallecchi


Via Panicate 61 r - tel. 055273100
Inaugurazione martedi 20 aprile 2004, ore 21.00
Dal 20 aprile al 2 maggio 2004
orario tutti i giorni 12.00 - 24.00 - lunedì chiuso
Catalogo in galleria

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Paolo Gubinelli via reginaldo giuliani - 525 - 50141 firenze -  cell. 3493513492

gubinepa@hotmail.it

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