"BauForm" area di denincia e di dibattito


Che cos'è la BauForm: Giosuè Marongiu, Maracalagonis 16 luglio 2002...

A cura  degli operatori artistici del L.I.G.:
Beppe Bonetti, Giosuè Marongiu, Rudolph Rainer, Milan Zoricic

In questo spazio si intende denunciare e dibattere, quelle insofferenze sociali/generazionali che umiliano le realtà artistiche operanti nel mondo culturale dell'arte contemporanea; sottolineando di volta in volta le cause, che in questo nuovo millennio, paralizzano ed umiliano, quelle che dovrebbero essere le normali evoluzioni dell'arte, in grado di dare quella continuità storica, necessaria, a garantire la libertà intellettuale dell'uomo attraverso l'affermazione e l'espressione dell'arte, quale unico e insostituibile interprete in grado di dare senso alla sopravvivenza su questo pianeta...
Ci occuperemo altresì, di tutti quegli artisti validi che con il tempo sono stati messi nel dimenticatoio, nella speranza di ridare, come è dovuto, dignità e lustro a coloro che hanno contribuito, in maniera sostanziale, all'evoluzione dell'arte.

Un doveroso ringraziamento, va a tutti coloro che vorranno unirsi a questa voce, di modo che, anche chi è un poco sordo riesca a sentirla...

Il L.I.G.
16 settembre 2007


 

"RICORDANDO BRUNO MUNARI"

Sabato 31 Marzo si è inaugurata, nel Castello Visconteo di Melegnano, una mostra dedicata a Bruno Munari,la prima che ricorda questa straordinaria e singolare figura di artista nel centenario della nascita. La mostra, organizzata dal bresciano Giancarlo Baccoli (che da alcuni anni dirige, a Cavalese, un Museo dedicato a Munari -con oltre 700 opere-si intitola DISEGNARE IL SOLE e presenta alcuni aspetti paradigmatici del “METODO MUNARI”, perché di metodo si tratta. A presentare la mostra è intervenuto il figlio di Munari,Alberto, che dirige l’istituto di psicologia di Ginevra e occupa la prestigiosa cattedra che fu di Piaget. L’eccezionale ospite ha introdotto e presentato alcuni aspetti della visione metodologica e pedagogica di suo padre annunciando anche una registrazione dei cosiddetti“LABORATORI”didattici, poliedrici approcci al problema della visione,e della percezione.Inutile dire quanto potrebbero essere importanti questi laboratori per educare un pubblico- soprattutto nei primi anni di vita ma non solo-affinchè possa elaborare un’autonoma capacità critica.Ricorderò sempre quando, in mano un’arancia, Munari cominciò a descriverne il colore,la texture,la sfericità,le sezioni degli spicchi dell’arancia, l’imbottitura che li protegge e poi i semi ecc. Insomma, nel centenario si annunciano un po in tutta Europa manifestazioni che ricordano l’artista che diceva: “Non ha senso fare un quadro intelligente e una sedia stupida”..Ma forse questo non aiuterebbe a fare 500 mila visitatori! 

Beppe Bonetti

Dal giornale "Il Brescia" 4 dicembre 2006

siete invitati ad intervenire sui dibattiti in corso inviando i vostri scritti che saranno pubblicati all'interno di questo spazio...
( Potete inviare i vostri interventi a questa e-mail, essi saranno pubblicati senza alcuna censura o correzioni, purché firmati )

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