"BauForm" area di denincia e di dibattito


Che cos'è la BauForm: Giosuè Marongiu, Maracalagonis 16 luglio 2002...

A cura  degli operatori artistici del L.I.G.:
Beppe Bonetti, Giosuè Marongiu, Rudolph Rainer, Milan Zoricic

In questo spazio si intende denunciare e dibattere, quelle insofferenze sociali/generazionali che umiliano le realtà artistiche operanti nel mondo culturale dell'arte contemporanea; sottolineando di volta in volta le cause, che in questo nuovo millennio, paralizzano ed umiliano, quelle che dovrebbero essere le normali evoluzioni dell'arte, in grado di dare quella continuità storica, necessaria, a garantire la libertà intellettuale dell'uomo attraverso l'affermazione e l'espressione dell'arte, quale unico e insostituibile interprete in grado di dare senso alla sopravvivenza su questo pianeta...
Ci occuperemo altresì, di tutti quegli artisti validi che con il tempo sono stati messi nel dimenticatoio, nella speranza di ridare, come è dovuto, dignità e lustro a coloro che hanno contribuito, in maniera sostanziale, all'evoluzione dell'arte.

Un doveroso ringraziamento, va a tutti coloro che vorranno unirsi a questa voce, di modo che, anche chi è un poco sordo riesca a sentirla...

Il L.I.G.
16 settembre 2007


 

"GIANCARLO BACCOLI E LA COLLEZIONE BRUNO MUNARI"

Appena tornati da un viaggio a Cavalese per vedere una singolare collezione dedicata a Bruno Munari. Esposta da alcuni anni al Centro d’Arte del Comune trentino, la collezione sta per essere messa in vendita da colui che l’ha messa assieme,con dedizione,caparbietà,e soprattutto con amore. In quasi 20 anni di frequentazione con questo geniale artista che nella sua lunga vita (1907/1998) ha prodotto e sperimentato nei più diversi campi della comunicazione visiva; nell’arte e nell’editoria, nel designer e nella didattica, Giancarlo Baccoli -bresciano fino a pochi anni fa- ha ordinato una raccolta di opere dello stesso assolutamente unica per la sua completezza e per la sua organicità. Gran parte delle opere sono pezzi unici poi diventati copertine di libri per Einaudi,o per Bompiani ;  progetti per manifesti, studi per sedie o divani, “sculture da viaggio” e “macchine inutili”,”negativi positivi”o “ricostruzioni teoriche di oggetti immaginari” come le chiamava Lui. Ora questa straordinaria raccolta se la stanno contendendo alcune istituzioni italiane. Prima l’Università Statale di Milano  poi il MART e infine la cittadina di Badia Polesine dove Munari visse alcuni anni della sua giovinezza. Le ragioni della vendita il dott.Baccoli le ha illustrate in articoli apparsi su  Il Sole 24 Ore,sul Corriere della Sera e su altri giornali. Ogni cosa ha una sua fine. E Brescia che fa? Dopo aver perso la collezione Ferodi e la collezione Cavellini si accinge a fare un tris. Di disattenzioni!

Beppe Bonetti

Dal giornale "Il Brescia" 4 dicembre 2006

siete invitati ad intervenire sui dibattiti in corso inviando i vostri scritti che saranno pubblicati all'interno di questo spazio...
( Potete inviare i vostri interventi a questa e-mail, essi saranno pubblicati senza alcuna censura o correzioni, purché firmati )

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