COMUNICATO STAMPA
MOSTRA PERSONALE DI PITTURA SERGIO SANSEVRINO.
TITOLO: ESERCIZI PER RESTARE AUTENTICI.
APERTURA: SABATO 5 AGOSTO 2006 ORE 11.00.
PERIODO: DAL 5 AGOSTO AL 20 AGOSTO 2006 ORARIO 11.00-19.00.
I GIORNI 13,14 E 15 AGOSTO ORARIO 11.00-22.00.
SEDE: EX CHIESA SAN NICOLAO BELLANO (LC).
CATALOGO BILINGUE CON TESTO DI ROSSANA BOSSAGLIA.
PATROCINI: REGIONE LOMBARDIA, PROVINCIA DI LECCO E COMUNE DI BELLANO. PER INFORMAZIONI COMUNE DI BELLANO 0341/821124.
Il Comune di Bellano ha trepidamente atteso il momento in cui si sarebbe riappropriato dello spazio suggestivo e pregno di storia rappresentato dalla ex Chiesa San Nicolao, cornice ideale per ospitare suggestive esposizioni di artisti contemporanei. Il momento è giunto e le aspettative non sono state disilluse, prova ne è l’impatto emozionale che le opere leggiadre del pittore milanese Sergio Sansevrino provocano nel visitatore, grazie all’armonioso connubio tra esse e l’eloquente valenza della pietra monumentale del luogo stesso. Il nostro impegno è far seguire a questo importante evento altri di pari qualità e significato per ridare ossigeno al vecchio cuore del centro storico del paese.
L’Assessore alla Cultura del Comunedi Bellano. M°.to Roberto Gianola.
Sergio Sansevrino, è nato a Milano nel 1965, trascorre gli anni giovanili sviluppando vari interessi, la più parte dei quali a orientamento artistico, frequentando la Scuola degli Artefici di Brera. Il suo è un lento e meditato spostamento dei termini: un ripensamento della sua pittura, di proporzioni, di rapporto con lo spazio; spingendosi verso una personale ricerca di sintassi narrativa del vedere contemporaneo. Iniziando osservando i Maestri delle avanguardie, oggi ciò che lo affascina sono le infinite potenzialità di ricerca che il colore può offrirgli; meta di approfondimento per una intima e veritiera agnizione artistica. La pittura, per l’artista, è in assoluto più rivoluzionaria e concettuale di ogni altro linguaggio, è capace di evocare atmosfere e intensità che gli altri mezzi, anche i più tecnologici, non riescono a ricreare. Alla fine, la cosa più importante è andare alla ricerca di verità in un “mondo forse possibile” creando un linguaggio che abbia qualcosa di magico, misterioso nel glossario d’oggi. L’autore definisce i suoi dipinti degli “esercizi” o “saggi di rappresentazione”. Ha preso parte a diverse attività artistico-culturali, esponendo in rassegne personali e collettive ricevendo riconoscimenti a carattere nazionale.