" Ad libitum "
Musica
da vedere
Interazioni
tra musica e arti visive di 52 artisti contemporanei italiani e stranieri.
In
collaborazione con il Circolo Culturale Il Gabbiano e L'Istituto per i
Servizi Culturali del Comune della Spezia
...ad libitum
Nicola Cisternino
"...Aspetto con ansia il giorno in cui tutto sarà libero
piutosto che proibito"
(John Cage)
...Che sia una finalità estetica, e in special modo legata alla
musica come puro piacere, diletto (da cui dilettante), quel
"privilegio" un tempo aristocratico così strettamente associato
all'esercizio dell'arte, l'espressione ad libitum è rimasta, nel suo
utilizzo storico, generalmente circoscritta alla sezione finale di una
pagina o di una composizione per affidare all'interprete la piena gestione
dell'evento sonoro... nel tempo che rimane. Piacere ma anche libertà,
libertà di continuare e soprattutto di gestire il tempo che può anche
coniugarsi con l'Infinito... quasi un suono che rimane e che mai
avrà fine nella mente (... il suono che ognuno si porta dentro?) anche se
una "fine" l'avrà prima o poi come stretto fatto
percettivo. Piacere, Libertà, Infinito (azione nel e con il
tempo)sono questi i presupposti di ad libitum," in-stallazione" nel
senso di esser dentro lo stallo, la sospensione del tempo spazio (del suono?
della visione?...) di pagine,materie, segnali che al suono, in quanto
pre-cognizione che precede l'idea culturale di musica che in Occidente
abbiamo oggi,
conducono. Nella convenzionale classificazione musicale ad libitum può anche
indicare delle opzioni (la scelta di uno strumento rispetto ad un altro, la
facoltà di omettere oltre che ripetere certe parti della composizione); è
una sorta di patrimonio dell'origine orale del suono che trapassa
nella scrittura di esso. Oltre che un valore (e un potere - quello di
una scelta, di una decisione...) che si affida all'interprete nel processo
comunicativo dell'esperienza con il suono (autore- interprete - pubblico)
rappresenta anche questo sigillo, dell'oralità appunto, che nel caso del
suono è una vera marchiatura col fuoco. La possibilità della libera scelta
da parte dell'interprete si traduce dunque nella diretta e piena interazione
(oggi interattività) tra questi e il pubblico, l'occasione, il
luogo-spazio... ( gli infiniti possibili bruniani così cari a Luigi Nono).
Il suono torna all'uomo, in quanto occasione "umana". Certamente,
sul piano"combinatorio" le macchine sono potenzialmente gli
interpreti eccellenti del principio dell' ad libitum, ma il " fattore
umano", anche con i suoi ricorrenti meccanismi di pre-vedibilità,
certamente resterà decisivo sul piano dell'esperienza più che del
risultato.
Su questo "principio" strettamente legato al piacere
(libertà di una scelta ma anche e soprattutto esercizio ludico) / libertà
(dal pensiero all'azione) / infinito (collocarsi in una
particolare condizione temporale) che è l' ad libitum, si
strutturano moltissime esperienze di "ibridità estetica"e nuove
sensibilità linguistiche (nel senso di molteplicità sensoriale). Le opere
presentate all'occhio (in quanto "oggetti-materia") ma anche
all'orecchio (in quanto "memoria-pensiero") si collocano dunque in
questa condizione privilegiata della percezione e della comunicazione
(scambi di sensi) che è quella della sospensione di cui si
accennava. Sospensione del tempo, ma anche, grazie alla velocità e al tempo
reale, sempre più dello spazio, in quanto processo antigravitazionale, che
distacca le refenze dirette (o della terra) così tipico dei processi
artistici del secolo scorso - la vera trasformazione tra l'uomo e ciò che
gli sta intorno, tra interno ed esterno, tra silenzio e rumore, tra pieno e
vuoto...
Inaugurazione Sabato
24 Aprile 2004, ore 18.00
dal 24 aprile al 22 Maggio 2004
orario di galleria:
16,30 - 19,30 giovedì, venerdì,
sabato.
Sede dell'Associazione,
Galleria d'Arte e Archivio:
Via Mazzini, 5 - 30171 Venezia - Mestre, Tel. 041/962237 -
041/981193
sito internet:www.giosuemarongiu.it
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