Per saperne di più sugli artisti del movimento MADI' ITALIA
BERTOLIO -
CECERE -
CORNOLO' - CORTESE -
FORLIVESI - FRANGI -
FULCHIGNONI - LOMBARDI - LUGGI -
MASCIA - MILO -
MINORETTI - NICOLATO -
PERROTTELLI - PILONE -
PINNA - ROSA -
ZANGARA
MADI
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MAterialismo DIalettico
"
Appare in qualche modo strano ed a
volte anche un po’ mortificante, che ad ogni occasione in cui il MADI’ si
propone al pubblico, o
con documenti scritti o con una mostra, si debba ogni volta spiegare che
cosa è il MADI’. Un movimento, che tanto ha dato alla storia dell’arte
contemporanea, facendosi precursore di molte correnti artistiche, e che
tanto ha ancora da dare, visto che oggi, a quasi sessant’anni dalla sua
fondazione, è presente in maniera prepotente all’interno della scena
artistica contemporanea, consegnandosi come l’ultima avanguardia dell’arte
razionalista.
Oggi aderiscono al MADI’ artisti di molte nazionalità, a conferma della
vitalità del movimento e della attualità delle sue enunciazioni teoriche.
Il Movimento Madì (da
MAterialismo DIalettico) è stato
fondato a Buenos Aires nel 1946 da Carmelo Arden Quin e da altri artisti
aniconici che già avevano collaborato alla rivista “Arturo” nel 1944, in
pieno periodo peronista, spinti dal desiderio di modificare la tradizionale
concezione del quadro, sia accorpando diverse superfici dipinte sia abolendo
la cornice, che per secoli ha imprigionato i dipinti.
Gli artisti madì si prefiggevano con l’introduzione della poligonalità, del
movimento reale, della componente ludica, la distruzione di tutti i
condizionamenti e limiti imposti dalla tradizione geometrica europea, chiusa
nei quattro angoli retti del supporto tradizionale del piano, un ulteriore
sviluppo delle intuizioni di alcuni pionieri costruttivisti di inizio
secolo, tra i quali Laszlo Perì, Cristian Schad e Vladimir Tatlin, che si
concretizza in un vero e proprio cambiamento.
Il Madì rappresenta l’avanzato traguardo raggiunto dall’arte aniconica, dopo
il Concretismo e il Costruttivismo, che ha coinvolto inizialmente molti
artisti latino-americani e poi di altri paesi, facendo proseliti dalla metà
degli anni Ottanta e soprattutto dell’inizio degli anni Novanta in Italia.
Il Madi e' approdato in Italia ad opera di Salvador Presta, e per oltre
un decennio ha operato a Milano negli spazi prestigiosi di Arte Struktura.
Nel 2003 è stata fondata l’associazione - ARTE MADI ITALIA - Movimento
Internazionale, con sede a Portici (Napoli) in corso Garibaldi 40, e oggi
annovera tra le proprie fila diciotto artisti contemporanei che operano
secondo i principi del MADI’.
Il sito mostra e documenta una situazione riferita al presente di una
tendenza importante, proponendo un viaggio all’interno delle creazioni dei
madisti italiani, che con le loro opere danno una attuale ed originale
testimonianza di come il madì continui ad essere pensiero, sperimentazione,
invenzione, una condizione di coscienza e conoscenza, rielaborazione di
tecniche tradizionali e ricerca stimolante di forme e materiali nuovi, in
rapporto con gli sviluppi della società contemporanea.
Chi visiterà il sito dei madì italiani si troverà nel bel mezzo di una
inventività e creatività che, oltre ad aver scardinato all’interno di una
produzione fortemente radicata alla geometria, la consueta struttura del
quadro, ha ripensato la costruzione dell’opera d’arte in direzione gioiosa,
creando oggetti estetici che portano a rivedere le codificate normative del
fruire l’opera d’arte e sarà stimolato a riflettere non solo sulle
prospettive della creatività moderna, ma anche sulle sterminate e articolate
possibilità dell’arte fine a se stessa e che su se stessa riflette,
basandosi esclusivamente sugli strumenti del suo specifico linguistico, non
piegati, come scrive il critico d’arte Giorgio Di Genova, alla schiavitù
della mimesi della natura o della realtà.
E-mail: maditalia2003@yahoo.it