Bruno Munari e
Beppe Bonetti
BRUNO MUNARI
"...Molti pensano che l'arte visiva debba "rappresentare" la natura.
Natura è un albero, un paesaggio, una persona, un oggetto.
L'albero non è soltanto un insieme di foglie ma ovviamente anche il
seme è natura, anche la nervatura di una foglia, anche la regola di
crescita dei vegetali.
Una persona è natura, si può fare il ritratto della forma esteriore
di questa persona e si può anche far vedere un pensiero che sta
nella testa di questa persona e anche questo è natura. Le immagini
prodotte da Bonetti sono la visualizzazione di un pensiero di tipo
estetico strutturale poetico.
Nel campo scientifico il teorema di Pitagora (quel triangolo con i
quadrati costruiti sui lati) è la visualizzazione di un pensiero
matematico.
Nel campo artistico Piero della Francesca, Mondrian, Arp, Bill,
cercano di rendere visibile un pensiero estetico.
Non si deve quindi, di fronte alle sue opere, cercare un significato
letterario o la rappresentazione di qualcosa appartenente ad una
realtà esteriore, ma osservarle per quello che sono come portatrici
di un messaggio fuori dalla ragione: la visualizzazione di un modo
di strutturare la forma, di occupare uno spazio a due o più
dimensioni. Come osservare la nervatura di una foglia o scoprire la
regola di crescita di un minerale.
La suggestione nasce da un giusto uso dei segni, delle forme, dei
volumi e dello spazio. Ogni albero ha le sue foglie e i suoi frutti,
tutto è natura anche un cubo di pirite dell'Elba. [...]"
[dal catalogo Beppe Bonetti - 1979/1989, Ed. Punto e Linea, Milano,
1990]
www.metarazionalita.it
www.beppebonetti.it
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