"ART IS IMMORTAL" september 2007 ...
 

“L’ARTE E’ IMMORTALE”
 

L’utopia che gli artisti hanno sempre perseguito riguarda l’immortalità dell’arte; ricercando una possibile soluzione attraverso l’uso di materiali, tra quelli più resistenti che la tecnologia, di volta in volta, abbia messo, con il passare del tempo, a disposizione di tutti. Attraverso i materiali quindi gli artisti avevano riposto le loro speranze nella immortalità delle proprie opere. Con l’affermarsi dello spazialismo però, la ricerca in quel senso viene abbandonata, infatti essi si indirizzano verso una poetica concettuale e gestuale, all'interno della quale sia possibile trovare, una presunta immortalità dell'arte. Tale atteggiamento, lo si deve anche in gran parte, al fatto che i materiali disponibili, si dimostrarono inefficaci al fine di garantire il perdurare delle opere in eterno. Di fatto essi dichiarano, nel primo Manifesto del maggio del 1947: << Che l’arte è eterna ma non può essere immortale.>>, quindi destinata con il tempo a deteriorarsi irreparabilmente.

L’uomo, che ha molto lavorato nella conquista del progresso, è oggi in grado di aiutare l'arte a realizzare tale utopia; facendola diventare Immortale.

La possibilità di spostarsi nello spazio/tempo è ora una realtà per le opere “METARATIONALFILE”, che hanno cambiato, quella che è stata fino ad ora, la definizione di materia.

La nuova materia, fatta di bit, risiede fra le trame del concetto, ma anche in quelle del gesto, che attraverso il mouse si compie; affermando la propria reale esistenza. Un’esistenza inossidabile, da custodire in un CD Rom, o in un Hard Disk, o in qualsiasi supporto ottico/informatico, in grado di contenere questi immortali file, che sono il risultato di una rigorosa matematica, e che all’occorrenza, partono per destinazioni a noi conosciute, che attraversando l’universo si spostano facilmente in uno spazio tempo, contemporaneamente, differente.

Una nuova arte, questa, che racchiude in se: il Concetto, il Gesto, la materia, il movimento ed il suono, ma che anche non rinuncia  ad una poetica delle emozioni che, nell’ipocampo dell’artista, trovano le sue origini; in grado di manifestarsi a tutti attraverso: una immagine televisiva, una stampa Ink Jett, una proiezione nello spazio impalpabile; o in qualsiasi altro supporto che nel futuro dovesse essere dagli uomini inventato, in grado di decodificare questi bit, di questa nuova arte immortale.

 


Giosuè Marongiu

Maracalagonis martedì 27 settembre 2007

 QUI LE OPERE "METARATIONALFILE" CHE VIAGGIANO CON LE "E-MAIL-ART"...

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