Luigi Veronesi, il centenario della nascita:

Nel centenario della nascita dell’artista Luigi Veronesi vorrei ricordare con affetto, quest’altro “grande vecchio”,dopo Bruno Munari il cui centenario della nascita è stato l’anno scorso e che avemmo occasione di ricordare. Ho fotografie che lo ritraggono con la moglie Ginetta Nicora, con me e mia moglie Angela, il giorno in cui ebbi il piacere di averlo in studio. Si erano fatti quattro piani di scale ed ero mortificato perché, non avendo ascensore, mi pareva di prevaricare su due ottantenni, seppure fossero perfettamente in salute. Spero che Veronesi venga ricordato in questo suo centenario per quanto ha dato nella lunga vita di multidisciplinare sperimentatore nel campo della pittura, della fotografia, del cinema,della scenografia e non ultimo nella didattica, dove profuse senza risparmio la sua grande conoscenza. Le prime opere astratte le fece nel 1934, nel gruppo del “ Milione”. Poi a Parigi con “Abstrction Creation”e nel 1949 il M.A.C. (movimento arte concreta). Degli anni passati a Parigi ricordava ridendo il giorno in cui ebbe un appuntamento con Piet Mondrian.”…entrai e lo vidi seduto in fondo allo studio, alzò la testa e mi domandò brusco che cosa volessi. Risposi impaurito che non volevo niente e uscii dallo studio…”Della grande mostra”Origini dell’Astrattismo”allestita a Palazzo reale nel 1979, curò tutta la parte didattica: la struttura delle opere e le tavole cromatiche. A testimoniare un lavoro, durato mesi, resta uno splendido volume. Lui ebbe 500 mila lire… 

Beppe Bonetti

Beppe Bonetti
Dal giornale "Il Brescia"

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