Che cos'è la BauForm: Giosuè Marongiu, Maracalagonis 16 luglio 2002...A cura degli operatori artistici del L.I.G.:
Beppe Bonetti, Giosuè Marongiu, Rudolph Rainer, Milan ZoricicIn questo spazio si intende denunciare e dibattere, quelle insofferenze sociali/generazionali che umiliano le realtà artistiche operanti nel mondo culturale dell'arte contemporanea; sottolineando di volta in volta le cause, che in questo nuovo millennio, paralizzano ed umiliano, quelle che dovrebbero essere le normali evoluzioni dell'arte, in grado di dare quella continuità storica, necessaria, a garantire la libertà intellettuale dell'uomo attraverso l'affermazione e l'espressione dell'arte, quale unico e insostituibile interprete in grado di dare senso alla sopravvivenza su questo pianeta...
Ci occuperemo altresì, di tutti quegli artisti validi che con il tempo sono stati messi nel dimenticatoio, nella speranza di ridare, come è dovuto, dignità e lustro a coloro che hanno contribuito, in maniera sostanziale, all'evoluzione dell'arte.Un doveroso ringraziamento, va a tutti coloro che vorranno unirsi a questa voce, di modo che, anche chi è un poco sordo riesca a sentirla...
Il L.I.G.
16 settembre 2007
"LA GALLERIA SINCRON E MARIO BALLOCCO"
Negli anni 60,a Brescia, la galleria Sincron (diretta da Armando Nizzi) presentava il meglio del linguaggio artistico/visuale europeo del momento: Nigro, Munari,Gaul,Morellet, Demarco e molti altri artisti oramai storicizzati. Tra questi Mario Ballocco. Nato a Milano nel 1913 passa velocemente dal neocubismo all’astrazione. Nel 49 fonda a Milano la rivista A-Z e nel “51 è a Roma tra i fondatori di ORIGINE con Burri,Capogrossi e lo scultore Colla.Il gruppo ORIGINE durerà poco ma nel campo dell’arte segnerà significativamente il dopoguerra per la statura dei suoi protagonisti, che vedono in Burri l’indiscusso protagonista della”MATERIA”, e Capogrossi “interprete magico della pittura “SEGNICA”. Mario Ballocco porterà avanti, in tutta la sua lunga vita, una continua ricerca destinata ad investigare anche aspetti funzionali del colore; dalle sale operatorie alle applicazioni architettoniche, darà un fondamentale contributo alla ricerca cromatica. Con il termine CROMATOLOGIA,da lui coniato, intendiamo oggi l’insieme delle ricerche (iniziate con Newton e Goethe) e da Ballocco portate a livelli importanti volte a farci capire(se non a far cambiare migliorandolo) il nostro modo di vivere. Lontano da clamori mondani questo nostro artista ha lasciato un’importante eredità, mai raccolta però in pieno dalla stessa Milano, che non gli ha mai dedicato una retrospettiva. E se non lo ha fatto prima,con l’attuale assessore(assolutamente non all’altezza del suo ruolo) sarà impossibile venga fatta ormai.
Beppe BonettiDal giornale "Il Brescia" 4 dicembre 2006
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