Comunicato
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La mostra raccoglie una trentina di
opere del maestro Michele Roccotelli, nato e cresciuto sulle sponde
mediterranee delle Murge pugliesi - che hanno lasciato un’impronta
indelebile sui soggetti e sui colori delle sue creazioni – e attivo
all’interno dell’ampio panorama italiano ed europeo – basti citare,
a questo proposito, le partecipazioni all’ Arte fiera di Bologna, al
Miart Milano e a numerose Biennali internazionali ( Bruxselles,
Ottawa, Vienna ) .
Le tecniche, articolate e
coesistenti, rivelano preparazione artistica e continuità con i
capisaldi della pittura moderna e contemporanea: si va dal
riutilizzo di materiali poveri, alle composizioni cubiste delle
città, a punte di divisionismo cromatico nella resa delle
vegetazioni.
Questo aspetto, tuttavia, nulla
toglie a un lavoro che nel suo compimento rimane originale e
personalissimo.
Può trattarsi di uno scorcio di mare
tra gli ulivi o di una cattedrale che domina un borgo arroccato,
può essere una sintesi di forme alate o ancora la lucentezza di una
ceramica antropomorfa: ciò che emoziona è il contrasto cromatico, la
forza di un’impressione profonda che si traduce in un’espressione
corposa e cangiante.
Attraverso punti di vista diversi –
si tratti di dettagli microcosmici o di grandiose visioni d’insieme
– l’artista racconta la sua appartenenza ad una terra densa di
storia e natura.
Le opere agiscono come porte
d’accesso che dal coinvolgimento visivo conducono l’osservatore in
un sottobosco gracidante e salmastro, oppure attraverso un antico
davanzale lo ammettono alla contemplazione di urbes medievali
incendiate di colore. Gli astratti, poi, raccolgono l’essenza di
questi luoghi in geometrie curvilinee e leggere e la innalzano al
cielo come offerta votiva, momento mistico permeato dal soffio
vitale del vento.
Durata della mostra, dal 18 Ottobre al 5 Novembre 2005.