LIBRERIA EVALUNA

UMBERTO ESPOSTI


Foto di Umberto Esposti di Maurizio Vitiello

Nota stampa

Venerdì 14 Settembre 2007, alle ore 19, alla Libreria Evaluna (Piazza Bellini, 72  80138 Napoli - tel. 081/29.23.72 - libreriadelledonne@evaluna.it) sarà inaugurata la mostra, curata dal critico partenopeo Maurizio Vitiello, “Percorsi e tragitti” con opere recenti dell’artista lombardo Umberto Esposti.

Alle ore 20.00 incontro con il critico d’arte Maurizio Vitiello, che regolerà i contributi di Pino Cotarelli, operatore culturale, e di Franco Lista, architetto e docente universitario.

Catalogo e “cd” in libreria.

Orario: 10.30-14.30/19.00-22.00; domenica chiuso; sino a martedì 25 Settembre 2007.
 

Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello

Umberto Esposti è nipote di Lucio Fontana, astro globale dell’astrattismo, e conserva del grande zio la voglia della ricerca. Umberto Esposti ha frequentato il laboratorio dello zio; quindi è stato, fianco a fianco, con il maestro dell’astrattismo. E’ stato proprio da me segnalato al  “Gruppo Iperspazialista”, dopo averlo conosciuto a Villa Baruchello a Porto Sant’Elpidio durante una sua personale, allestita da Fernando Calvà, e l’ho introdotto, nel 2006, nel “Movimento Iperspazialista”. Umberto Esposti lavora riabilitando oggetti dismessi e riconverte materiali di risulta e gli piace, anche, molto lavorare le plastiche e, proprio in quest’ultimo periodo, cerca, quindi, di confermare il “fil rouge” che si trova tra ciò che è costruito e ciò che si va a distruggere. Attese e certezze acute le sottomette a soglie e limiti, ma imprime il suo volere, tutto proteso al respiro ed all’apertura. Il suo operare è un pudico contatto con la materia ed il sentimento dell’emozione lo spinge ad invadere la tela con cromie forti, nonché segni, segnacoli, segnature e fori; quasi foruncoli dello spazio sembrano quest’ultimi. La tela bianca la squarcia e la plastica la corrompe per liberare sentimenti e ristabilire altre verità. Il “ductus” del  “fare arte” di Umberto Esposti è nel leggere i moti dell’anima ed i sussulti quotidiani, oggi mai pacifici. La sua vena intimistica, facendo incardinare l’azione nell’astrazione, estroflette denotazioni  linguistiche con questi intriganti e lucidi ultimi lavori, che risultano mute consegne, interessate alle odierne umane vicende.

 

Maurizio Vitiello

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