“SAGOME
MOLISANE”, mostra con opere di Maria Pia Daidone
a
Cantalupo nel Sannio (IS), 31.08 - 4.11.2007
a cura di Maurizio
Vitiello
Sarà inaugurata venerdì 31 agosto 2007, alle ore 20, al
“Laboratorio Arte e Territorio" (Via Giardini, 1 86092 Cantalupo nel
Sannio - IS; cell 339/695.03.02), curata dal critico partenopeo Maurizio
Vitiello, la mostra intitolata “SAGOME MOLISANE", con opere degli ultimi
cinque anni di attività dell'artista iperspazialista Maria Pia Daidone.
Le opere di Maria Pia Daidone
provengono dall’icasticità del mondo antico e si offrono nella qualità
di una teoria di dettagli antropologici contemporanei di rilievo.
Cd e catalogo.
Solo per appuntamento il venerdì, sabato e domenica, ore
19-21; sino a domenica 4 novembre 2007.
Scheda della mostra a cura di Maurizio
Vitiello.
Maria Pia Daidone
trasferitasi per l’estate nel tranquillo paesino di Cantalupo nel
Sannio, in provincia di Isernia, ha aperto le porte della sua
residenza, restaurata e riattata, all’arte, già visitata da artisti
del visivo e dello spettacolo, da “addetti ai lavori” e da operatori
del campo della comunicazione, tra cui: Vincenzo Mascia, Ettore
Le Donne, Benvenuto Succi, Maria Rosaria Rosato, Mario Ferretti,
Annamaria Leonetti, Fernando e Lucia Izzi, Leonardo Cammarano,
Angela Piscitelli, Giovanni Iaquinta, Carmen Vitiello, Pino
Cotarelli, Gina Viola, Viola Scialdone, Lena Perillo, Antonio
Corbara, Ilaria Iaquinta, Sergio Garzia, Cristiana Iaquinta, Nando
Romeo ..
Sono previste personali e collettive del “Movimento Iperspazialista”
e di altri gruppi artistici italiani.
La brava artista partenopea, sempre
più in ascesa, perché sempre più invitata ad esporre, dove riscuote
unanimi consensi ed apprezzamenti dalla stampa, con questa mostra,
intitolata “SAGOME MOLISANE”, presenta aspetti inediti e meno
conosciuti di questI ultimi anni, contraddistinto da un intenso
lavoro indirizzato ad avvalorare una sorgiva creatività, che coniuga
arte e ambiente.
Le ultimissime redazioni pittoriche dell’artista ed, in particolare,
sagome dal sapore magico, di recentissima datazione, su cui
insistono anche segni, segnacoli, segnature, graffi, incisioni,
strofinature, accostamenti di sacro e profano, raccolgono le
vertigini del nostro tempo e ci rimandano a tempi antichi, in cui un
graffito si interpolava come primo significativo elemento
segnico-simbolico di interpretazione e di comunicazione sociale.
Le opere di Maria Pia Daidone provengono dall’icasticità del
mondo antico e si offrono nella qualità di una teoria di dettagli
antropologici contemporanei di rilievo.
Il ventaglio di definizioni dell’artista consacra un “plafond”
visivo di caratura storica, che accoglie nella sua estensione
rilievi epocali e caratteri attuali.
Sono proposti interessanti lavori di proporzioni medie, che possono
inserirsi negli ambienti della casa che viviamo tutti i giorni.
Varie opere trovano degna collocazione e s’integrano magnificamente
nelle dimensioni domestiche.
Alcune ultime elaborazioni in particolare, vivono sull’onda di
alcuni colori, quali l’ocra, il nero, il blu, il rosso, eletti
dall’artista a momentanei vettori cromatici della sua lunga ricerca,
che già appassiona, da tempo, collezionisti ed attenti critici di
rilievo nazionale.
Da ricordare che partecipa, dall’agosto 2005, all’attività
espositiva del “Movimento Iperspazialista”, che vede, attualmente
insieme, i seguenti artisti: Luisa Bergamini, Giovanni Boldrini,
Fabrizio Campanella, Alessandro Carlini, Isabella Ciaffi, Maria Pia
Daidone, Andrea P. Damiani, Anna Donati, Umberto Esposti, Maria
Cristiana Fioretti, Giovenale, Cesare Iezzi, Ettore Le Donne, Angelo
Manca, Giuseppe Masciarelli, Gian Battista Morana, Nabil, Giorgio
Pahor, Antonio Paciocco, Monica Pennazzi, Alessandro Perinelli,
Massimo Pompeo, Innocenzo Odescalchi, Renato Spagnoli.
In conclusione, ricordiamo che è attiva tra Campania e Molise, tra
Napoli e Cantalupo nel Sannio, in provincia di Isernia, qui solo
dall’estate scorsa.
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