JANNIS KOUNELLIS
MATTIA PRETI
LA ROSA TATUATA
Con i contributi critici di Bruno Corà e Maurizio Marini
INAUGURAZIONE 14 febbraio alle ore 18,00
Jannis Kounellis e Mattia Preti insieme in una mostra a Roma Con
il celebre titolo La rosa tatuata, installazione site specific,
realizzata da Kounellis in presenza del dipinto di Mattia Preti
Il sacrificio di Muzio Scevola, mercoledì 14 febbraio si
inaugura a Roma l’attività di Gallerja.
Con questo primo evento significativo del percorso che il nuovo
spazio espositivo intende tracciare a Roma, la Gallerja di Via
della Lupa offre un intervento inedito ed appositamente
concepito da Kounellis, protagonista di punta che in questa
città, come Burri, Turcato e Mafai - solo per fare alcuni nomi -
ha fortemente contribuito alla creazione di un clima culturale
che dagli
anni ’60 del XX secolo giunge sino all’attualità.
L’originalità di questa prima iniziativa espositiva di Gallerja
è la volontà di rendere compresenti due maestri della pittura,
uno, Mattia Preti, appartenente alla sensibilità
controriformistica e dunque a quella pittura di cui fu
protagonista Caravaggio, l’altro, a noi contemporaneo, Jannis
Kounellis, nelle cui opere l’evocazione delle problematiche
controriformistiche è assai frequente, come pure il confronto
con la Storia, ineludibile parametro giustificativo delle
proprie attuali tensioni dialettiche con la realtà presente.
La mostra La rosa tatuata a cura di Bruno Corà, assiduo studioso
dell’opera di Kounellis, si avvale peraltro del contributo
storico scientifico relativo all’opera di Mattia Preti di
Maurizio Marini, che all’opera del Maestro di Taverna ha già
dedicato significativi studi.
Il dipinto a olio su tela di Mattia Preti Il sacrificio di Muzio
Scevola presente nella mostra evoca lo storico episodio del
gesto dell’eroe romano che al mancato attentato contro la vita
del re etrusco Porsenna da lui intrapreso, nient’affatto
intimidito dalle minacce di essere posto al rogo dallo stesso re
qualora non avesse svelato i segreti del complotto, pone egli
stesso sul braciere la mano che aveva fallito il bersaglio,
bruciandola al cospetto dell’inorridito Porsenna. L’episodio,
che prelude alla vittoria finale di Roma con la pace offerta da
Porsenna, fornisce al Preti la trama di un dipinto che Marini
non esita a collocare tra le opere risalenti agli anni 1649-50
del periodo romano di Mattia Preti. In tal senso, un saggio nel
catalogo che accompagna la mostra offre interessanti spunti per
la conoscenza di quest’opera.
Intensamente vivida e coinvolgente, invece, l’azione di
Kounellis si concentra su un’epifania onirica che, pur
stabilendo un’obiettiva distanza tra il proprio lavoro e quello
dello storico pittore calabrese, mostra di essere capace di una
sottile dialettica che rende, di per sé, tutta l’arte
compresente e contemporanea. Di tale concetto, Bruno Corà nel
saggio in catalogo offre puntuali riferimenti, non esenti
dall’indicare alcuni elementi distintivi della azione futura
della Gallerja.
La mostra, che resterà aperta fino al 21 aprile, Natale di Roma,
sarà documentata da un’apposita pubblicazione attualmente in
fase di elaborazione.
Per ogni eventuale
informazione rivolgersi a:
Gallerja
Via della Lupa 24 Roma
Tel. +39.06.68801662
Email. info@gallerja.it www.gallerja.it
lunedì-sabato 11-20