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22 Marzo 19 Aprile 2003
TIZIANA TALAMINI
“MATRICE:
SPECCHIO DELLE MIE BRAME”
Un
percorso guidato tra i segreti dell’incisione e della stampa d’arte
Cosa spinge un artista con una immagine-forma che urge
nella sua mente a scartare tutti i mezzi espressivi a lui noti ad affidare
questo suo bisogno ad una superficie amorfa: metallo, plastica, cartone, che
opportunamente elaborata ne rifletta l’immagine? A questa domanda ho
cercato di dare, nel corso degli anni, una mia risposta, che diverge senza
ogni dubbio dalla ragione che ha dato origine e fama alla calcografia,
ovvero la possibilità di trarre da una matrice un certo numero di opere
originali. Ho cercato di indagare il perché di tanta fatica e ricerca. In
effetti ottenere sul foglio di stampa l’immagine-forma che stava
all’origine nella mia mente ha richiesto e richiede giorni, settimane di
lavoro e a volte tempi più lunghi; richiede inoltre il perfezionamento ed
il controllo di tutte le tecniche conosciute e a volte la ricerca di
soluzioni nuove o la rilettura di tecniche scarsamente praticate. Il
rapporto che si instaura tra l’artista e la matteria che deve farsi
superficie riflettente diventa allora una sfida: da un lato tutte le
conoscenze, le astuzie, la volontà di piegare al proprio volere una
superficie muta e inerte e dall’altro le difficoltà tecniche, i percorsi
tortuosi, gli imprevisti sempre in agguato e gli errori sempre possibili e a
volte senza rimedio. Questa è la sfida che attende l’incisore ogni volta
che si appresta ad iniziare un nuovo percorso: ottenere lo “ specchio
magico” che risponda ad ogni suo desiderio, che mostri solo ciò che
l’autore vuole far vedere, senza che esso possa celare alcun segno,
spessore o rugosità che sono stati impressi per sempre sulla sua
superficie.
Ma nonostante la conoscenza e il controllo del fare,
quando alla fine del lungo percorso, con il cuore in tumulto, sollevo il
foglio dal piano di stampa e vedo, impresso sulla carta, ciò che sino a
quel momento ho solo immaginato, capisco che la magia è riuscita e che la
formula era corretta e che lo “specchio magico” è pronto ad obbedire ad
ogni mio desiderio.
t.t.
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