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Nato in Venezuela nel 1927

“In Ruben Marquez si trova non solo il concetto di opera aperta, ma anche un senso particolare dello spazio. Il concetto di mobilità continua si evolve e diventa “spazio esistenziale”.

Nel 1970 Ruben Marquez crea le “Strutture mobili respiratorie”, nelle quali supera le influenze dei grandi maestri dell’arte astratta e in particolare di Lucio Fontana. Il taglio si trasforma in scanalatura. Opera e ambiente si condizionano a vicenda nelle scatole-scultura, e questo è l’elemento caratteristico dell’estetica proposta dall’artista venezuelano. Per la costruzione di questo SPAZIO ESISTENZIALE, la luce è l’elemento principale.

…nelle opere su carta, è il bianco immacolato che conferisce al materiale la qualità della luce…Bianco su bianco, luce e ombra, dinamismo e staticità TUTTE VARIANTI PER L’ELABORAZIONE DI UNA ARCHITETTURA CRISTALLINA”.

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